LA CHIRURGIA PLASTICA

antonello stanziolaIntroduzione alla Chirurgia Plastica

La chirurgia plastica si divide in due grandi capitoli, la chirurgia plastica ricostruttiva e la chirurgia plastica estetica.

 

La chirurgia plastica ricostruttiva si occupa prevalentemente della patologia post- traumatica , della patologia tumorale cutanea , della patologia malformativa congenita  e dei gravi dismorfismi corporei.

 

Un esempio di tali patologie sono i gravi traumi del volto o degli arti, la cura degli ustionati , la terapia chirurgica del melanoma e degli epiteliomi cutanei o la ricostruzione mammaria post-mastectomia.

 

Altri esempi sono la terapia chirurgica dell’ipospadia, della sindattilia o della  labiopalatoschisi, la terapia chirurgica delle gigantomastie gravi o la terapia chirurgica del grande obeso (post-bariatrica) (immagini).

 

L’altra grande branca e’ la chirurgia plastica estetica, che a differenza della prima agisce su un soggetto che non ha alcun tipo di patologia e la cui finalità e’ quella di migliorarne l’aspetto estetico.

 

Ne sono esempi la chirurgia del seno (mastoplastiche),  il trattamento delle adiposità (chirurgia del corpolipectomielipoaspirazioni), le deformità della piramide nasale (rinoplasticarinosettoplastica), la terapia chirurgica e medica dell’invecchiamento e rilassamento cutaneo (lifting).

 

Appare evidente che le tecniche chirurgiche ed i principi scientifici sono praticamente identici nelle due discipline quello che cambia sono solo le indicazioni all’intervento.

 

Un esempio molto evidente di questa differenza di intenti ci viene dato proprio dalle tecniche di mastoplastica riduttiva che in chirurgia plastica ricostruttiva vengono utilizzate per correggere le gravi gigantomastie (mammelle molto grandi con compromissione della colonna vertebrale e gravi limitazioni funzionali) e la cui finalità e’ quella di ridurne il peso, mentre in chirurgia plastica estetica mirano a ripristinare volume, forma e posizione.

 

Stesso esempio vale per le tecniche di mastoplastica additiva, cioè l’aumento volumetrico del seno, tecnica che utilizziamo sia per la ricostruzione mammaria post-mastectomia sia per correggere un seno troppo piccolo (ipoplasia mammaria).

 

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